Individuare e curare le moltissime patologie del sonno riconosciute e classificate, più di 80 secondo la International Classification of Sleep Disorders ICSD-3, di cui alcune estremamente importanti per frequenza, impatto sociale, ripercussioni nelle attività diurne abituali e costi sanitari:
- Russamento – (45% degli uomini, 25% nelle donne, in Italia circa 21 milioni di persone) è un sintomo che va trattato per l’aspetto sociale che comporta, per il disturbo non accettabile dal partner di letto, quasi sempre si associa ad apnee-ipopnee-disturbi respiratori notturni.
- Apnee notturne – (20% della popolazione tot, nella mezza età 50% degli uomini ne soffrono e il 25% delle donne – in Italia circa 18 milioni di persone) a certi valori è una grave patologia, che comporta conseguenze svariate in tutti i distretti dell’organismo, dovuti alla cronica mancanza intermittente di ossigeno.
Si calcola che 1/3 delle persone colpite da infarto, ictus, aritmie cardiache potrebbero evitarlo se curate per sindrome delle apnee notturne OSAS. - Insonnie – (30% della popolazione totale, in Italia circa 18 milioni di persone) troppo spesso curate con farmaci, meritano una attenzione e soluzione ad personam, la frammentazione del sonno che ne consegue comporta gravi conseguenze, se risolta o ridotta “rigenera” il paziente.
- Movimenti periodici notturni PLM – (fino all’11% degli adulti e dell’8% dei bambini ne soffrono) trascurati, spesso non diagnosticati, perché il paziente che dorme non si accorge di averli. Comportano, se non curati, le stesse conseguenze delle insonnie.
- Sindrome delle gambe senza riposo RLS – (dal 7 al 10% della popolazione tot ne soffre) in associazione spesso ai PLM, anche questa patologia ha serie conseguenze, se non trattata.